mercoledì 21 ottobre 2009

LIBERTA'







Giorgio Flis ha il potere di scatenare sempre delle belle discussioni in galleria...La domanda più frequente resta sempre: "ma cosa vogliono dire queste tele...cioè cosa rappresenta qui l'artista? E qui?"
Proprio questo il punto, il succo della faccenda. Non c'è un "questo" e un "quello", non c'è una natura morta o una figura, o un paesaggio o un tramonto...
In questa mostra ci sono alcune opere che hanno titoli talmente precisi (di solito le sue opere sono "composizione-n°...)da suscitare curiosità, incredulità e ilarità. Per dire:"La casa delle api", o "Paesaggio lacustre al tramonto". Mi piace sempre vedere l'espressione dei visitatori quando leggono titoli tanto significativi, tanto connotati, legati poi a una certa opera. Ci si chiede per esempio "dove" l'artista possa aver visto una fragola in quel groviglio di colori, pennellate, graffiature e spatolate. Ma è questo davvero il bello dell'informale e se ci pensiamo bene, anche se ormai è qualcosa di già decodificato e "compreso" da tempo, ancora ci fa sorridere e ci imbarazza non riconoscere un qualcosa di familiare, di conosciuto e di quotidiano in una tela. Uno smarrimento che però è sempre così piacevole! Niente di certo: solo colore, materia, gestualità e istinto (perché sì, voglio credere che sia ancora questo il motore creativo di Flis, l'ISPIRAZIONE).
E che sensazione di leggerezza, di libertà, non avere limiti, confini o pre-concetti! Sorridiamo, godiamoci ciò che vediamo, nelle viscere, senza chiederci nulla...Almeno nell'arte!

sabato 17 ottobre 2009

FLIS






Qualche immagine della mostra personale di Giorgio Flis. Prospettive insolite e punti di vista differenti per osservare le opere di questo artista informale. Distanze ridotte al minimo tra l'occhio e la superficie pastosa del colore a olio graffiato e "scolpito" dalla spatola, dal retro del pennello, dalle dita...

sabato 3 ottobre 2009

POLIRITMIE...GIORGIO FLIS




Con ottobre, magnifico mese, almeno per me, ricominciano le mostre personali della "stagione autunno/inverno" di evvivanoè.
Per chi ci segue da quel non molto lontano marzo del 2006, data di nascita della galleria, è quasi un appuntamento fisso: a ottobre Giorgio Flis. Infatti anche quest'anno, per essere precisi l'11 del corrente mese, inauguriamo "Poliritmie", personale del pittore informale che, posso dirlo davvero, per noi è anche un amico, uno di quegli artisti con cui fa piacere lavorare. Il titolo della mostra è estrapolato dal mondo della musica, in particolare dal jazz. L'accostamento tra le opere di Flis e la sensuale imprevedibilità del jazz e del blues è già stato fatto, e a me piace in modo particolare questo connubio.
In musica la poliritmia "…consiste nell'impiego simultaneo di più ritmi nelle singoli voci di una composizione e si differenzia dal semplice impiego occasionale di gruppi irregolari in una sola voce che produce soltanto una diversione melodica. Una poliritmia, per essere detta tale, richiede che l'impiego simultaneo dei ritmi nelle diverse parti produca una ricchezza di varietà ritmica, piuttosto che semplicemente melodica.”
Ebbene, mai definizione potrebbe essere più calzante per descrivere la straordinaria ricchezza cromatica e del segno che trabocca da ogni singola tela di Giorgio Flis.
Le sue composizioni, nello spazio di una superficie, sono improvvisazione e trasporto in costante equilibrio con la misura e l’armonia.
Il colore, la pastosità dell'olio inciso, raggrumato, spatolato, è senz'altro ciò che subito salta all'occhio osservando le opere di Giorgio. Tutto ciò è frutto di un impeto creativo straordinario, di una vitalità che sgorga e che viene colta e immortalata là, come uno scatto, un fotogramma...Ma nello stesso tempo la mano sapiente dell'artista guida il tutto, come un direttore d'orchestra fa con gli strumenti e con i musicisti.
Da sabato 11 ottobre quindi evvivanoè cambierà ancora e si riempirà di colore, di sensazioni forti e decise e del profumo dei colori a olio.