lunedì 5 novembre 2012

CINQUE ARTISTI PER LA SERR

Ed ecco i 5 artisti selezionati per realizzare i premi nazionali per la SERR 2012 ovvero la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 
Le opere, realizzate con materiali di recupero, andranno a costituire il riconoscimento per i cunque migliori progetti italiani (uno per categoria) della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti.

A Rimini, il 9 novembre 2012, in occasione della 36° edizione di ECOMONDO, Fiera del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, si terrà la conferenza stampa nazionale per la presentazione della SERR e delle opere d'arte-premio in questione.
Evvivanoé, Art Partner nazionale della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), ha selezionato i cinque artisti che andranno a creare –con materiali di recupero o riciclati- i premi destinati ai migliori progetti italiani dell’edizione 2012 della SERR.
La consegna di opere d’arte originali come premio ai migliori project developer italiani rappresenta una delle novità dell’edizione 2012 della SERRAbbiamo contattato circa un centinaio di artisti, tra nomi noti del panorama nazionale e giovani talenti emergenti, arrivando a definire i cinque selezionati, che ringrazio ancora per la disponibilità e sensibilità mostrate. Ogni opera verrà abbinata al vincitore di ciascuna delle cinque categorie in cui sono stati suddivisi i progetti.
In anteprima qui sul blog, i 5 artisti selezionati!



Patrick Alò

Presente alla 54esima edizione della Biennale d’Arte Internazionale di Venezia - Padiglione Lazio e premiato alla Biennale UMAM, è un artista che raccoglie i detriti di metallo e poi li assembla per ottenere “costruzioni” zoomorfe, antropomorfe e mitologiche, risemantizzando felicemente gli elementi.
E’ uno scultore preistorico-tecnologico che sa, attraverso un'immaginazione fertile e abile, febbrile, coniugare assieme i tempi di quando l'uomo non era ancora nato e i tempi in cui l'uomo sta lavorando alla propria autodistruzione. 



Ecocentriche Design


Il progetto creativo “Ecocentriche Design” nasce dall’incontro Annarita Mameli, artista del riciclo creativo, e Violetta Canitano, architetto e designer, accomunate dalla comune passione per la sostenibilità. Le loro creazioni nascono dal riuso di materiali di scarto che vengono incollati, piegati, perforati e tagliati acquistando nuova vita e trasformandosi in originali oggetti di design eco-compatibile che puntano a sorprendere e sensibilizzare il consumatore sull'importanza del riciclo dei rifiuti come risorsa.



Elena Mirandola


Nata a Ivrea nel 1981, è illustratrice diplomata nel 2004 presso l'Istituto Europeo di Design di Torino. Da oltre un decennio si occupa di illustrazione, grafica e pittura; ha lavorato per Legambiente, Pixtura, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Hexacom, Controcampo Produzioni, Rough Snowboards, Amnesia Radio2, Spritz T-Shop e iPelle.
Ha collaborato, tra gli altri, con Galliano Gallo e Vittoria Facchini per lo studio Fuorilinea, Vasco Mirandola, Silvia Gribaudi, Sugho, Volks'n'Roll, The Sweetlife Society e HB Music. Al suo attivo mostre e performance in tutta Italia.



Gianni Pedullà


E’ un artista italo-canadese che oggi vive e lavora a Bologna. Dagli anni Ottanta ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive in Italia, in Europa, in Cina e in Giappone. Lavora nell’ambito della scultura (bronzo, ceramica, cartapesta), pittura e installazioni. Usa materie povere, spesso di riciclo, prelevate dal quotidiano, che rianima in una forma nuova: figure dell’uomo, dell’animale, della Natura costituiscono l’immaginario del suo viaggio creativo. Tele, legni, stoffe, carta stimolano i sensi del tatto e dell’olfatto per dare alle immagini fantastiche una forma concreta, quasi arcaica.



 

Ivano Vitali


Scultore e performer ecologista, opera fin dagli anni Settanta. Dal 1996 la carta dei giornali diventa il suo materiale prediletto per la realizzazione di sculture, installazioni, performance. Dal 2002 trasforma i giornali in gomitoli di filo di tutte le misure e colori: li ottiene attorcigliando e unendo una striscia dopo l'altra, senza uso di colla o fissativi. Al fine di creare le sue opere, apprende dalla madre a fare la calza, a cucire e a fare l’uncinetto; impara inoltre a usare il telaio e altri strumenti e tecniche che recupera dalla tradizione. La sua è definita “Arte globale a impatto zero”.